Agricoltura: suolo sano = cibo sano = persone sane (parte 1)

L’agricoltura riveste un ruolo cruciale per l’umanità, in quanto è il settore che fornisce il cibo necessario a nutrire la popolazione mondiale. Tuttavia, ci troviamo di fronte a sfide significative dovute all’aumento della domanda di cibo, ai cambiamenti climatici e allo sfruttamento delle risorse naturali, che mettono a dura prova il nostro sistema agricolo tradizionale. In risposta a queste sfide, noi stiamo, Jetty & Giovanni, adottando un approccio all’agricoltura che si concentra sulla rigenerazione del suolo, la sostenibilità, la responsabilità verso l’ambiente e la promozione della salute umana e del benessere climatico.

agricoltura; lamia pellegrinoAgricoltura rigenerativa: coltivare un futuro sostenibile

La priorità numero uno nell’agricoltura rigenerativa è la salute del suolo. I terreni agricoli sani e fertili sono essenziali per garantire raccolti abbondanti e di alta qualità. Ma avere un terreno sano non è importante solo per raccogliere in abbondanza, ci sono molti più vantaggi:

La migliore nutrizione

Il suolo è il fondamento della produzione alimentare e della coltivazione di alimenti sani e ricchi di sostanze nutritive per sostenere una popolazione in crescita.

La protezione dalla siccità

Un terreno sano trattiene l’umidità finché le piante non ne hanno bisogno e crea una simbiosi con i funghi per estendere la rete radicale più in profondità nel terreno.

La prevenzione dell’erosione

Gli “aggregati” nel terreno sano si attaccano insieme e non vengono lavati né soffiati via.

La difesa dalle malattie

I microbi attivi del suolo tengono lontane le malattie delle piante.

La resistenza agli alluvioni

Un suolo sano assorbe più acqua a un ritmo più rapido, riducendo le inondazioni e il deflusso.

La cattura del carbonio

Il suolo sano trattiene il carbonio e lo tiene lontano dall’atmosfera.

Noi, per tutti questi vantaggi cerchiamo di disturbare il suolo il meno possibile. Per questo motivo non ariamo più il terreno (dal 2015) né utilizziamo sostanze chimiche. Lasciamo il terreno coperto dall’erba, aumentando in questo modo la biodiversità attirando predatori naturali di parassiti.

Le galline, le oche e il tacchino adorano mangiare l’erba e iniziano a “falciarla” per noi. E quando fiorisce molti fiori sono apprezzati dagli impollinatori tra cui le nostre api. L’erba rimasta che tagliamo la lasciamo sul suolo come protezione dai raggi del sole. In questo mode evitiamo che il sole possa seccare la terra e che non sia più in grado di assorbire l’acqua durante le piogge che sono diventate poche ma intense. L’umidità della notte penetra nel terreno e l’erba tagliata ne evita l’evaporazione. Inoltre si creano i microorganismi che rendono fertile il suolo.

E’ questo il primo passo per un’agricoltura rigenerativa.